Muratura portante vs cemento armato

Domanda

Sarei intenzionato a demolire parte della mia abitazione di campagna (zona sismica 2b) e di ricostruirla, ampliandola. Dopo molti consulti, l’ingegnere strutturista mi ha progettato una struttura in cemento armato, con tetto in legno e tamponature in laterizio. Io avevo richiesto una struttura in Poroton® armato; l’ingegnere incaricato mi ha comunicato che la nuova costruzione, per dimensioni, non può essere costruita in tal modo. Nei fatti, si tratta di una cantina di 65 mq che dovrà essere ricostruita per 80 mq, resa agibile come open space, e posta in connessione con un ingresso ed un bagno di nuova edificazione, attraverso delle tramezzature. Leggendo qua e là in rete, mi è sembrato capire che il veto posto dal mio professionista non abbia alcun reale fondamento di ordine tecnico. Vi pongo dunque due quesiti:
1) è possibile realizzare quanto è nei miei propositi, evitando il cemento armato?
2) se così fosse, quanto si risparmierebbe in media sui costi di costruzione del rustico, calcolando manodopera e materiali (acciaio, in particolare)?

Risposta

Quanto da lei prospettato sembra poter essere realizzabile in muratura armata, d’altro canto per rispondere in modo definitivo è necessario analizzare il progetto, in relazione anche con i parametri sismici desumibili solo conoscendo la precisa ubicazione dell’abitazione. Se di suo interesse può rivolgersi ad una delle nostre aziende associate fornendo le informazioni di cui sopra per richiedere uno studio di fattibilità preliminare.
In generale, realizzare un struttura in muratura armata può condurre ad un risparmio dell’ordine del 5-15% rispetto ad una struttura a telaio in c.a. tamponato, in funzione anche al tipo di fabbricato da realizzare.

Categorie: Struttura
Domanda e risposta del 26/08/2018