Tamponature e tracce impiantistiche

Domanda

Sto progettando una villa bifamiliare con struttura in cls armato con pilastri 20×80 cm.
Vorrei realizzare le tamponature utilizzando dei blocchi Poroton® P700 con un cappotto esterno in CELENIT N da 5 cm intonacato.
In questo modo mi risulterebbe una muratura complessiva di circa 40 cm. L’unico dubbio è che tutta la parete realizzata con i blocchi Poroton® dovrà essere sacrificata nella faccia interna da tracce e impianti vari. Non so se è consigliabile ridurre il Poroton® a 20 cm e accoppiarci una paretina interna di sacrificio da 8/10 cm. Avete consigli?

Risposta

Tra le due soluzioni da Lei ipotizzate è sicuramente preferibile la muratura monostrato, che evita tra l’altro eventuali problematiche di stabilità dei tamponamenti esterni per azioni orizzontali ortogonali al piano della muratura. La scelta risulta giustificata anche dal fatto che la parete monostrato sarà sicuramente più veloce da posare e di conseguenza più economica. L’esecuzione di tracce sulla muratura di spessore 30 cm per consentire il passaggio degli impianti è cosa assolutamente normale e, trattandosi di parete di tamponamento, non pregiudica la struttura portante dell’edificio. È evidente che per il passaggio di impianti particolarmente invasivi e di grande dimensione (per esempio colonne di scarico o canne fumarie) è opportuno prevedere a priori la loro posizione in modo da alloggiarli in un apposito cavedio ricavato preventivamente nella muratura.

Categorie: Posa in opera
Domanda e risposta del 19/03/2008