Macchie di umidità

Domanda

Espongo il problema che si è verificato nella mia abitazione, una porzione di casa, piano terra e primo, realizzata alla fine degli anni ‘90 con muratura portante Poroton®, spessore totale 35 cm, senza cappotto esterno. Sono state disposte guaine contro la risalita dell’umidità tra lo spiccato della fondazione ed il primo corso di blocchi della muratura e tra il primo corso di blocchi e i successivi corsi dei mattoni. Premesso che l’abitazione è stata abitata poco, nell’inverno 2003 sono comparse macchie umide giallastre progressivamente sempre più ampie con successiva efflorescenza sul lato esterno della parete esposta a Nord, proprio al di sotto e al di sopra dei punti corrispondenti alla guaina superiore del piano terra, seguite dal danneggiamento degli intonaci interni, dalla migrazione di sali con la comparsa di efflorescenze bianche. All’esterno di tale parete, sull’intonaco sono comparse macchie scure e intermittenti fessurazioni orizzontali, lungo tutto lo zoccolo esterno del muro.

Oggi le efflorescenze della parete esposta a Nord continuano ad ampliarsi e in corrispondenza dell’unico termosifone collocato in tale parete, quando viene acceso, si nota la migrazione sensibile dei sali. Le efflorescenze hanno iniziato a diffondersi a partire dalla base del muro.

Chiedo una possibile ipotesi sull’origine del problema: un eccesso di umidità rimasta all’interno dei muri si sarebbe manifestata subito con la prima accensione del riscaldamento o è compatibile la sua comparsa dopo due anni? Malgrado la presenza delle due guaine, potrebbe trattarsi di umidità di risalita causata dalla manomissione della guaina superiore causata dalla scanalatura dei muri per permettere il passaggio dei fili dell’impianto elettrico e dei tubi dell’impianto idrico e di riscaldamento (tutti opportunamente isolati)? Può trattarsi infine di un intonaco esterno non adeguato e un intonaco interno non traspirante abbinato all’uso del mattone Poroton®?

Chiedo inoltre informazioni tecniche sulle caratteristiche che deve avere un eventuale intonaco idrofugo da applicare esternamente e dell’intonaco che deve sostituire quello malsano interno, per potermi orientare rispetto alle proposte presenti sul mercato che devono conciliarsi con le caratteristiche tecniche del Poroton®. Infine è sufficiente l’applicazione di un intonaco termoisolante di 2 cm solo sulla parte esterna che mi propongono di rimuovere (circa un metro) o è preferibile applicare un cappotto esterno su tutta la parete esposta a Nord; ma che tipo di cappotto?

Risposta

In base alla descrizione fornita parrebbe che la posa sia stata eseguita “a regola d’arte”. Il fatto che l’umidità si manifesti proprio in corrispondenza della parte bassa della muratura fa tuttavia propendere verso l’ipotesi che possa trattarsi di umidità di risalita, che può manifestarsi in qualunque momento (quindi non legata ad una pregressa presenza di umidità nella parete che, come da Lei evidenziato, si sarebbe manifestata fin dall’inizio). Il fatto che si accentui con l’accensione del termosifone è dovuto al fatto che esso “favorisce” una migrazione dell’umidità dall’esterno verso l’interno accentuando il fenomeno in quel punto.

Non si dovrebbe trattare quindi di un problema legato a carenza di isolamento termico e quindi l’applicazione di un rivestimento a cappotto non sarebbe la soluzione specifica.

Visto che la parete interessata è quella orientata verso Nord, si potrebbe ipotizzare che questa sia più esposta delle altre a pioggia che poi ristagna alla base della parete e risale per capillarità. In questo caso esistono intonaci “osmotici” o macroporosi spesso utilizzati nel risanamento di edifici storici che hanno la peculiarità di favorire lo smaltimento dell’umidità.

Tutti i principali produttori di intonaci hanno a catalogo prodotti di questo tipo.

Categorie: Aspetti igrometrici
Domanda e risposta del 01/07/2007