Struttura

Seminterrato in Poroton®

Si può fare un seminterrato in Poroton®?

E nel caso si volesse usare il mattone Poroton® contro terra quali sono le modalità più adatte per evitare entrata d’acqua e di umidità in genere?

Apertura nella muratura Poroton® 800

Sto progettando una villa ad un piano con tetto a doppia falda in muratura portante Poroton® 800, vorrei delle conferme.
Mi trovo in zona sismica 2.
Vorrei sapere quanto può essere ampia un apertura in un muro portante.
Devo attenermi solo alle seguenti regole:
1) i setti murari devono essere 0.3×285=85.5 cm;
2) tra una apertura ed un’altra il setto deve essere 0.4×220=88 cm;
3) la realizzazione di aperture nelle pareti portanti deve collocarsi a distanza superiore ad 1 metro dall’angolo compreso lo spessore del muro;
oppure c’è un misura massima?

Spessore muri adeguamento sismico

Devo realizzare un adeguamento sismico di un edificio esistente.
L’adeguamento prevede di lasciare circa il 50% delle pareti esistenti (mattoni pieni a 2 teste per 28 cm di spessore) e di realizzare il restante 50% in blocchi antisismici tipo Poroton® (siamo in zona sismica 3).
Il problema è il seguente:
Essendo il fabbricato ad un piano con pareti molto alte (min 4,50 m, max 6,50 m) devo rispettare la tab. 7.8.II (spessori minimi pareti resistenti al sisma) e se si lo devo fare solo per le nuove pareti?
Se vale per tutte le pareti (cosa che escludo) devo ispessire i muri o addirittura cambiare sistema costruttivo; se vale per le nuove pareti (come credo) allora devo usare un blocco da almeno 45 (45×12=540 H media con la presenza del cordolo sommitale).
Inoltre nello stesso paragrafo della Tab. citata si parla di distanza massima tra due solai non superiore a 5 m, vale anche in questo caso?
Inserendo un cordolo di piano a metà altezza, posso risolvere entrambi i problemi?

Muratura armata e dimensionamento semplificato

Devo verificare un edificio in muratura armata in zona sismica 3.
L’edificio su due piani con tetto a capanna rispetta tutti i requisiti di regolarità previsti dalle NTC 2008 per effettuare il dimensionamento semplificato ad eccezione di un aspetto:
l’altezza di interpiano dell’ultimo livello è superiore a 3,5 metri avendo una parete di spina che arriva a 4,50 m.
Posso considerare come altezza di interpiano l’altezza media in modo da avere circa 3,50 m e posso escludere nel calcolo dell’altezza i cordoli che si trovano al di sotto del livello di copertura avendo un tetto in legno?
Mi sembra assurdo non poter ricorrere al dimensionamento semplificato con oltre il 60% delle pareti alte meno di 3,50 m e con una copertura leggerissima in legno.
Avete qualche consiglio da darmi?
Potrei realizzare una cordolatura in piano a livello della gronda in modo che tutte le pareti siano più basse di 3,50 metri e poi proseguire le pareti di spina e quelle che formano il timpano in muratura armata o ordinaria?

Tamponature muratura armata edificio esistente

Devo ristrutturare un cascinale tipico della pianura padana per creare una abitazione. Il cascinale è di inizio secolo con muratura a tre teste in mattoni pieni. È cosi composto: piano terra stalle, secondo piano fienile aperto.
Il tetto e i solai del primo piano verranno completamente rifatti, questo mi permette di avere i cordoli ad entrambi i livelli.
Devo tamponare con blocchi Poroton® le pareti del fienile al primo piano e si presentano due problemi:
1) da una prima verifica sismica e per problemi di eccessiva snellezza vista l’altezza, dovrei fare alcune pareti in muratura armata al primo piano. Posso ancorarmi nel cordolo del primo solaio con i ferri? è possibile avere muratura armata al primo piano e muratura piena vecchia al piano terra?
2) tralasciando la muratura armata, il fatto di avere una parete in blocchi Poroton® nuova sopra un parete esistente è corretto o sismicamente può dare problemi vista la maggiore rigidezza del Poroton® che sta sopra?

Muratura armata – Orizzontamenti e falde

Vorrei avere una vostra interpretazione di un passo della normativa tecnica (NTC 2008) relativa agli orizzontamenti degli edifici in muratura armata al fine di poter controbattere la lettura un po’ troppo garantista (nei confronti della sicurezza strutturale, ovviamente) degli uffici del genio civile:
– Par. 7.8.3.1 Criteri di progetto: “Tutte le pareti murarie devono essere efficacemente connesse da solai tali da costituire diaframmi rigidi, secondo quanto specificato al par. 7.2.6
– Par. 7.2.6 terzo capoverso: “Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano, a condizione che siano realizzati in cemento armato, oppure in latero-cemento con soletta in c.a. di almeno 40 mm di spessore, o in struttura mista con soletta in cemento armato di almeno 50 mm di spessore collegata da connettori a taglio opportunamente dimensionati agli elementi strutturali in acciaio o in legno e purché le aperture presenti non ne riducano significativamente la rigidezza.

Il paragrafo 7.2.6 è contenuto nel capitolo dedicato ai principi di modellazione sismica e pertanto è da ritenere una indicazione e non un obbligo ma nel momento in cui viene richiamato da un altro articolo (il 7.8.3.1), specifico di una tipologia strutturale, deve essere rispettato! Il ‘diaframma rigido’ di cui al par. 7.8.3.1 è, notoriamente, un solaio piano ed orizzontale, e definito costruttivamente dal par. 7.2.6, come richiamato nel secondo capoverso del 7.8.3.1. Allora, si chiede: in una struttura in muratura armata non sono consentiti coperture a falde, in quanto non orizzontali, né tantomeno solai differenti da quelli descritti nel 7.2.6 ?

Snellezza muratura e doppio volume

Sarei interessato a conoscere il parere di altri tecnici a riguardo del calcolo della snellezza di una parete portante in muratura, ai sensi del punto 4.5.III e tabella 7.8.II delle NTC 2008:
– l’altezza interna di piano “h” può essere valutata al netto dello spessore del cordolo di piano, misurando quindi dall’estradosso grezzo del solaio sottostante fino all’intradosso del cordolo sovrastante (cioè la reale altezza della muratura) o se invece bisogna comunque arrivare al suo estradosso: in effetti non si parla di altezza di interpiano;
– nel caso della parete di timpano di un tetto a falde si deve considerare l’altezza massima della parete o si può prendere invece l’altezza media?
– l’introduzione di un cordolo ad una quota intermedia tra quella sottostante in cui c’è il solaio di piano e quella sovrastante in cui si trova la copertura (non creando quindi un piano rigido, ma interrompendo comunque lo sviluppo altimetrico della muratura) consente di ridurre “h” fino a tale cordolo? (ad esempio se nella costruzione c’è un soggiorno con doppio volume in una casa a due piani).

Murature antiespulsione

Ho visto che avete una nuova tipologia di laterizio certificato come laterizio per tamponature in c.a. che soddisfa le verifiche richieste dalla normativa NTC 2008 per gli elementi secondari (punto 7.2.3). Ma esistono degli abachi che in funzione della dimensione della parete e del sito in cui viene realizzate l’opera mi dice se posso utilizzare tale laterizio e che posso allegare alla relazione tecnica da consegnare al Genio Civile?

Inoltre avrei bisogno di sapere se e come incidono sul comportamento dinamico del telaio, o se eventualmente il loro contributo può essere trascurato e se, dal punto di vista termico e acustico, hanno bisogno di uno strato di isolante o di una camera d’aria.

Connessione Poroton® e muratura in pietrame

In un intervento di miglioramento sismico di un fabbricato mi trovo ad avere una parte costituita per circa 2/3 delle lunghezza da pietrame disordinato misto a ciottoli e per la restante parte in Poroton®. Come posso creare una connessione efficace tra i due materiali? Attualmente infatti le due parti sono completamente scollegate. Potrei ammorsare le due pareti tramite cuciture armate? Sarebbe un intervento efficace?

Cordolo in c.a. su muratura portante

Dovrei ristrutturare completamente un tetto in legno di castagno a doppia capriata.
Lo stabile (una vecchia vaccheria) risale al primo ventennio del ‘900, è di metri 22×8 h. 4 metri.
Presenta al suo interno 4 capriate originali in ferro, lo spessore della muratura portante è di 60 cm ed il muro è composto da muratura a sacco con scaglioni di tufo e doppi ricorsi di mattoni ogni metro.
Ho chiesto un preventivo ad un’impresa edile la quale mi ha detto che prima di tutto si dovrebbe fare un cordolo di cemento armato sopra la muratura con delle scarpette che inglobino completamente le quattro capriate per unire il tutto e convogliare il peso su tutta l’area.
Le mie domande sono:
– il cordolo di c.a. deve essere obbligatorio?
– vi è una normativa o una legge sull’edilizia che determina questo?
– strutturalmente è più sicura?
Anche perché la realizzazione del cordolo non graverebbe sulla muratura sottostante?
Si potrebbe mantenere lo stesso stile costruttivo di quando fu edificato l’immobile?